Avere un profilo su Facebook è una cosa normale, semplice e alla portata di tutti. Quando però la tua presenza su Facebook è più importante di un semplice uso privato perché ti occorre per lavoro e ti occorre più visibilità ecco che la partita inizia ad essere più impegnativa.
Inizi a postare contenuti, video, condivisioni ma ti accorgi che le interazioni sono sempre basse. Questo è dettato da diversi fattori come dal settore in cui operi, dalla concorrenza quindi, dal tipo di pubblicazioni che fai, se segui un piano editoriale studiato a tavolino, dal numero dei follower e così via… Queste sono solo le basi per avere un account degno di nota. Ma non basta.
Ipotizziamo che tu abbia un piano davvero strategico, hai fatto un’analisi dei tuoi competitor perfetta, hai stilato un piano editoriale vincente, hai un numero cospicuo di seguaci che ogni tanto si fanno sentire e commentano, ma purtroppo ti accorgi che sti benedetti like non arrivano. Allora inizi a disperarti, inizi a pensare che quello che pubblichi non sia interessante, pensi che le persone abbiano un’idea di te scarsa ed ecco che inizi ad aprire la porta di ingresso a frustrazione e delusione. Un sacco di tarli ti attanagliano la testa, si intrecciano tra loro, appesantendoti ancora di più la tua demotivazione.
Ti capisco e lo so perfettamente cosa succede dentro di te perché ci siamo passati tutti.
Quello che però posso dirti è che la soluzione a questo problema esiste e basta davvero poco.
Hai mai sentito parlare di riprova sociale?
Questo concetto è uno dei più antichi e potenti che si possano usare come leva per persuadere le persone e dargli la percezione che desideri. Consiste nel dimostrare che già parecchie persone hanno interagito con un post e che di conseguenza l’hanno trovato interessante.
Se un utente vede che già 100, 400, 1000 persone hanno messo “mi piace” ad un tuo post, è praticamente automatico che lo stesso utente consideri quel post di suo gradimento. Addirittura, in alcuni casi, metterebbe un bel like senza nemmeno visionare o capire cosa hai pubblicato. Questo avviene per la magia delle percezioni.
Ok, ma come faccio a ricevere tanti like ai miei post? Da qualche parte dovrò pure iniziare…
Bravo, ottima domanda. Ecco che in questo caso entriamo in gioco noi.
I like, oltre a riceverli, li puoi comprare. Se nessuno te ne aveva mai parlato prima significa che fino adesso hai vissuto nelle caverne. Ma ci sta, non è che tutti possono vivere per forza in città e detto tra noi, nelle caverne, male non si sta, più che altro perché si sta freschi, soprattutto in estate.
Quindi, basta che tu pubblichi un post su Facebook, decidi quanti like vuoi ricevere e nel giro di quale giorno riceverai tutti i like che hai deciso di comprare.
È vero, ci sono altre strade come le campagne pubblicitarie, ma hai davanti a te qualche problema:
1) Nessuna garanzia sul risultato: tu investi soldi ma senza sapere che riscontro riceverai, perché la campagna ti può andare bene, come male e tutti gli utenti che leggeranno la tua inserzione magari cliccheranno ma senza mettere un mi piace;
2) Devi acquisire competenze: se non hai mai avuto a che fare con marketing e pubblicità non puoi certo improvvisarti, rischieresti di spendere solo un sacco di soldi, buttare via tanto tempo e l’unica cosa che riusciresti a maturare sarebbe la tua delusione;
3) Ingaggiare un professionista: e quanto ti costa? Spenderesti soldi in pubblicità e nel professionista, rimanendo sempre col problema del punto 1 (no garanzia sul risultato).
Comprando like per i tuoi post su Facebook invece hai la certezza matematica che tutto quello che decidi di comprare ti verrà erogato fino all’ultimo like.
Ok, ma se ho pochi follower e tanti like non è un’incongruenza?
Bravo, anche questa è un’ottima domanda. Viene da sé che non puoi avere 1000 like con 10 follower, non avrebbe proprio senso. Infatti, quello che mi sento di proporti non è solo di comprare like ma anche follower, in modo di avere un profilo serio, che si rispetti e che agli occhi dei tuoi fan e dei tuoi concorrenti sia visto con la dovuta attenzione.